Il caso Unitec D GmbH - Parte seconda

da "www.i-dome.com"

Il caso Unitec D GmbH - Parte seconda

La condizione per la realizzazione sono:
  • uno standard logistico e di comunicazione
  • una relativa vicinanza geografica delle imprese utenti (raggio di 50 Km)

Le scorte di ogni impresa che partecipa al progetto, diminuiscono immediatamente ma, paradossalmente, ne aumenta la disponibilità. La trasformazione di un oggetto "fisico" in "virtuale" è realizzata coniugando il "possesso di un bene" alla possibilità di "accesso ad un bene". Il Magazzino Virtuale è infatti una espressione dell'uso che si può fare di queste possibili trasformazioni. Sia lo stato fisico degli oggetti, che il loro stato virtuale, vengono considerati all'interno del M.V. per cui, possiamo definirlo, come un ibrido fisico-informatico. La condivisione delle informazioni, permette allora di razionalizzare ed esternalizzare la gestione delle scorte, fisicamente presenti nei magazzini aziendali.

Tramite il M.V. infatti, le scorte sono rappresentate dalla somma dei componenti, resi disponibili dalle imprese partecipanti al M.V. stesso e che operano in uno stesso territorio. Il modello quindi, trova il suo particolare punto di riferimento nei distretti industriali, dove è data la possibilità di condividere materie prime, semilavorati e parti di ricambio. Con il M.V., si offre a tutte le imprese del distretto, una riduzione delle scorte da stoccare, senza però dover rinunciare ad una pronta disponibilità delle stesse in caso di necessità e, questo, grazie ad un sistema gestionale, logistico ed informatico che permette il controllo in tempo reale di tutte le informazioni necessarie per la gestione coordinata e globale nell'utilizzo delle scorte stesse. In caso di utilizzo di scorte da parte di un'azienda, oltre i limiti della propria disponibilità, Unitec, tramite il sistema informatico, provvede immediatamente al prelievo della merce dal magazzino di un'azienda appartenente allo stesso distretto (o confinante), ed al riordino della merce stessa al fornitore.

L'intero distretto, funziona quindi come un'unica fabbrica dove, il M.V., è costituito fisicamente dall'insieme dei magazzini di proprietà delle diverse aziende, la cui gestione però, viene affidata virtualmente, ad Unitec. Le economie ottenibili all'interno dei distretti industriali, hanno quindi un grande impatto su tutta la catena del valore nazionale.

Le imprese possono conseguentemente ridimensionare le loro scorte in funzione appunto della disponibilità del M.V. e delle proprie necessità operative. I partecipanti possono così richiedere online la consegna dei materiali di cui necessitano e questo, 24 ore su 24.

Con il M.V. quindi, la gestione delle scorte viene normalizzata e le obsolescenze riciclate, così da permettere un aumento della rotazione di magazzino e della disponibilità del capitale, prima vincolato con l'esistenza di una gestione di tipo tradizionale. Le aziende interconnesse in tale sistema, hanno quindi la garanzia di una disponibilità di materie, che va addirittura oltre quella posseduta precedentemente, pur non essendo le scorte presenti nel loro magazzino. Ovviamente, più imprese partecipano all'implementazione di tale soluzioni, minori risulteranno le quote di materie da immagazzinare, e parallelamente, maggiori saranno le quote di materie disponibili.

Fabio Ulgiati