Certamente le aziende che si sottopongono ad una certificazione cercano di rassicurare la loro clientela garantendo con il marchio di qualità.
In effetti basterebbe certificare l'azienda secondo ISO e pubblicare, come fanno molti, il certificato di qualità.

La mancata o "lenta" espansione delle vendite via internet, a mio parere, è più da attibuire alla non completa diffusione del mezzo (internet) e al livello culturale acquisito dalle persone all'utilizzo degli stumenti telematici.

Possono essere fatte anche ulteriori considerazioni (senza contemplare le differenze tra B2C e B2 come ad esempio:

1) Parco Clienti - Il numero di potenziali acquirenti via internet non è ancora paragonabile a quello del numero di utenti del mercato convenzionale.

2) Molti prodotti, per essere acquistati, necessitano di un contatto diretto per valutarne la consistenza, l'adeguatezza, la fragranza etc.
Queste proprietà non sono "ancora" virtualizzabili.

3) non sempre internet offre vantaggi di prezzo.

4) un eventuale vantaggio di prezzo può essere annullato dai costi logistici (fornitore conveniente ma in un altro continente).

5) la disponibilità di un bene anche se a magazzino non può essere trasferita immediatamente al cliente come invece avviene per gli acquisti convenzionali.

6) le procedure di acquisto non sono sempre semplici e richiedono molta lettura da parte dell'utente.

7) Molta offerta è presentata in lingua inglese o comunque in lingua straniera e quindi per molti navigatori internet non comprensibile.


Non penso quindi che la mancanza di certificazione sia il solo deterrente allo sviluppo delle vendite WEB.

Comunque oltre alla certificazione sarà importante per le aziende creare con opportune attività di marketing, non solo sul web, anche un proprio "Brand" che equivalga per il cliente ad una garanzia di qualità.

Saluti
Vincenzo Marino