1.2 I benefici

Il SCM può consentire di avere ad ogni livello della filiera produttiva il prodotto giusto, al posto giusto, nella giusta quantità, nelle giuste condizioni" [Blackwell, Ohio State University, 2000]

Ciò significa poter ridurre considerevolmente le incertezze insite nei processi di approvvigionamento, di produzione e di vendita e, conseguentemente, poter diminuire i tempi morti nella produzione (time buffers) attraverso una riduzione dei cycle times. Inoltre, grazie ad una più precisa programmazione della produzione, è possibile abbassare il livello di scorte presenti in magazzino nella sola eventualità di "picchi" di produzione; nei modelli più avanzati di SCM il magazzino può addirittura diventare "esterno" all'impresa (magazzino virtuale). I vantaggi sono notevoli e ricadono:

  1. sul capitale circolante;
  2. sull'efficienza complessiva dell'impresa;
  3. sul miglioramento qualitativo e quantitativo del prodotto o del servizio;
  4. sui ricavi che tendono ad aumentare;
  5. sui costi che tendono a diminuire.

I vantaggi ricadono sul capitale circolante dell'impresa, proprio in considerazione del minor numero di scorte necessarie, il cui grado di rotazione (espresso dal rapporto tra la quantità di merce in uscita e quella mediamente presente in magazzino, per un esempio, si veda la tabella 2.2 a pagina 77), tende ad aumentare; inoltre, tutto il ciclo cash to cash diventa più veloce.
Fig. 1.3 : I benefici del Supply Chain Management. [Atos, 2000]

L'efficienza degli investimenti migliora, sia per quanto riguarda le decisioni di tipo make or buy, sia relativamente alla struttura del magazzino, che, in considerazione della diminuzione delle scorte in eccesso, può essere ridimensionata.

Per avere un quadro completo dei benefici della gestione integrata delle forniture, bisogna considerare anche la riduzione diretta dei costi nel processo produttivo (migliore efficienza operativa), della conseguente riduzione degli scarti e degli errori operativi. Le conseguenze positive si estendono a catena alle spedizioni ed alle fasi di packaging. Riassumendo, la migliore efficienza ed efficacia gestionale ed operativa determinata dal SCM, porta ad una più marcata elasticità dell'impresa e, quindi, ad una più stabile competitività nel tempo, dato che permette di incedere direttamente sui costi e, contemporaneamente, di migliorare sensibile la qualità del prodotto/servizio finale. Il risultato è un profitto maggiore per l'impresa ed un miglioramento della "soddisfazione del cliente" (customer satisfaction). Proprio questo sembra essere divenuto il tema centrale delle strategie delle imprese, oggi sempre più orientate al mercato.

La conferma deriva da un'indagine condotta da Lockheed Martin e Penn State's Center for Logistics Research: su un campione di 1000 imprese di mercati diversi, coinvolte nel processo delle forniture integrate, tra gli obiettivi prefissati e raggiunti con maggior successo risultano proprio la "customer satisfaction" rilevata ed i maggiori profitti.

La stessa ricerca mette in luce anche come siano gli acquisti e la gestione del magazzino le funzioni per le quali si rilevano i maggiori vantaggi derivanti dagli investimenti per il supply chain management. In particolare si rivela come:

  1. Circa il 33% delle imprese del campione impegnate nel SCM, stavano riscontrando miglioramenti superiori alle attese già nel 1995; nel 1997 tale percentuale era salita al 64%;
  2. Il 45% delle imprese campione si aspettano un ulteriore forte miglioramento nei prossimi tre anni;
  3. Le imprese "leader" del campione mostrano un incremento degli investimenti nella direzione del SCM;
  4. L'ammontare di tali investimenti, si aggira mediamente intorno ad un valore pari all'1,4% del fatturato.

Tab. 1.4 : Quantificazione percentuale dei tipici miglioramenti derivanti dal SCM. [Studio commissionato dal SCC al PRTM ISC Benchmark Study, 1997]

Gli investimenti sono necessari per riprogettare procedure e strutture, adottare appropriati sistemi operativi, allacciare accordi, acquisire competenze e tecnologie: il miglioramento di prestazioni che mediamente ne derivano, sono riportati nella tabella 1.4; tali dati, relativi ad una ricerca condotta nel 1997 dal PRTM ISC per conto del Supply Chain Council, sono descritti in un intervallo percentuale rappresentativo dei valori registrati dalle imprese-campione; la grande variazione dei risultati riscontrati (peraltro sempre positivi), dipende dal livello di inserimento raggiunto nel SCM, come si dirà in seguito.



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