CAPITOLO II Powersim Studio

2.3.2 Variabili ausiliarie, costanti e flussi d'informazioni (collegamenti).

Si è appena visto che è possibile creare un intero modello solamente con livelli e flussi.
Powersim Studio ha alcuni strumenti aggiuntivi che aiutano a catturare i fenomeni del mondo reale in un modello.
Realizzare un certo livello di dettaglio o aiutare nella formulazione di equazioni per le percentuali di flusso, è qualche volta necessario per modellare una variabile come un ausiliare come mostrato in figura 2.7.


Figura 2.7

Una variabile ausiliaria è usata per combinare o riformulare informazioni; non ha una forma standard; è un calcolo algebrico di alcune combinazioni di livelli, flussi o altri ausiliari.
Anche se le variabili ausiliarie possono sembrare delle accumulazioni, esse non hanno nessuna memoria diversamente dai livelli.
Gli ausiliari sono usati per modellare informazioni, non il flusso fisico di beni, così essi cambiano senza dilazioni, istantaneamente. Possono costituire contributi ai flussi ma mai direttamente ai livelli, perché i flussi sono le uniche variabili che possono cambiare i loro livelli associati.
Le variabili di flusso e gli ausiliari sono definiti esattamente alla stessa maniera; la differenza è che le prime sono connesse alla valvola di flusso e con ciò controllano direttamente il flusso.
Le costanti sono, diversamente dalle ordinarie variabili ausiliarie, costanti nel periodo di tempo della simulazione.
Un rombo le rappresenta, come mostrato in figura 2.8.
Figura 2.8

Una costante è definita da un valore iniziale, e mantiene questo valore in tutta la simulazione, a meno che l'utente non cambi manualmente il valore.
Per esempio in una simulazione di un anno una società può avere una forza-lavoro essenzialmente fissa che può essere rappresentata da una costante. Se la simulazione fosse espansa a venti anni, la forza-lavoro potrebbe essere trattata come un livello e indotta, quindi, a variare nel tempo.
C'è quindi bisogno di definire i confini temporali del modello. Senza una definizione chiara del modello da definire non è possibile fissare i confini corretti.
Qualche volta non è chiaro se un elemento del sistema debba essere trattato come una costante o come un livello.
Bisognerebbe pensare al periodo di tempo del comportamento problematico e se è o non è ragionevole aspettarsi che quell'elemento cambi in quel periodo. In questo modo ci si pone in una posizione migliore per decidere quali elementi dovrebbero essere costanti e quali dovrebbero variare durante la simulazione.
I collegamenti di informazioni sono fatti fra costanti, ausiliari e livelli. Questi collegamenti hanno l'aspetto di connettori sottili, come mostrato in figura 2.9.
Figura 2.9-I collegamenti d'informazione connettono diverse variabili

I collegamenti mostrano come gli elementi individuali del sistema sono messi insieme. Essi chiudono i cicli di retroazione.
Si è già visto come i flussi cambiano i livelli riempiendoli o esaurendoli. I collegamenti di informazione possono trasferire di nuovo il valore del livello al flusso, indicando una dipendenza del flusso sul livello, così come la dipendenza del livello sul flusso.
Ad ogni variabile va poi associata un'equazione che permetta al calcolatore di determinare il valore delle variabili e la loro variazione nel tempo.
È ovvio che se si vuole ottenere un modello molto fedele alla realtà, stabilire le equazioni giuste sarà un lavoro non meno gravoso che costruire la struttura del modello; spesso sarà perfino impossibile usare equazioni vere e proprie, e si ricorrerà a sistemi di tabelle che riportano i valori "veri".
Tuttavia, per avere un'idea di massima del comportamento del modello di solito sono sufficienti equazioni veramente elementari: già così si riesce ad ottenere molte informazioni rivelatorie sul comportamento di massima del sistema, e sul tipo di strategie che si possono adottare.


 


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